Eccovi la prima!
SONO NATA DA UN NEURONE
Riflettendo sulla nascita di certe perversioni mentali, intendendo per perversioni arzigogolamenti– neologismo esplicativo- di pensieri che si perdono nella loro autocostruzione e autodistruzione ho dedotto che forse appartengo a quella schiera di persone che per qualche disguido fisico avvenuto durante la procreazione -che illustri scienziati a tuttoggi non hanno ancora saputo ben definire- non sono nati dal famoso incontro ovulo- spermatozoo ma da un incontro un po’ diverso… spermatozoo- neurone.
Forte è l’attuale interesse di ricercatori e medici impegnati a collaborare nella speranza di poter chiarire questo fenomeno sempre più diffuso nella società occidentale contemporanea.
Da recenti sviluppi delle ricerche pare che nel fatidico momento della procreazione lo spermatozoo prescelto, dando ascolto ad un totale libero arbitrio, decida improvvisamente di invertire la sua rotta e invece di dirigersi verso il sicuro e conosciuto lido dell’ovulo decida di assecondare la sua curiosità e addentrarsi in altri luoghi del corpo fino ad arrivare al cervello dove inevitabilmente viene colpito dall’amore per il neurone. L’accoglienza è sicuramente diversa rispetto a quella riservatagli dall’ovulo.
Innanzitutto l’ovulo non è disposto a far entrare chiunque bussi alla sua porta e quindi c’è sicuramente per lo spermatozoo un persistente timore della prestazione cosa che gli procura un notevole carico di ansia per l’incontro. Incontro che tra l’altro rimarrà in dubbio fino alla fine.
Chi sceglierà l’ovulo tra me e le altre centinaia di spermatozoi?
La situazione con il neurone si presenta in maniera del tutto diversa. Il neurone non è abituato a ricevere le numerose visite a cui è avvezzo l’ovulo e quindi accetta l’arrivo del solingo spermatozoo con crescente entusiasmo.
Certo l’ovulo è più sensuale, più carnale ma inevitabilmente l’aspetto da intellettuale e bel tenebroso del neurone attira uno spermatozoo che è voluto uscire dai ranghi. Lo aspetta, certo, perché ormai nella multimediale società contemporanea anche all’interno del corpo si diffondono informazioni a tutti i livelli e il neurone a livello di informazione è sicuramente quello più all’avanguardia.
Si è scoperta da alcuni recenti studi sul campo la curiosità insita negli spermatozoi e ogni neurone si augura di imbattersi proprio in uno di questi curiosi.
Ebbene da questo incontro nascono i personaggi attuali: schizzati, doc, dap, depressi, allegri ma troppo, allegri ma non troppo, schizoaffettivi, schizzodepressivi…schizzo mentali in genere direi- altro neologismo credo-.
Si tratta di personaggi che tendenzialmente esagerano nell’uso del pensiero e dimenticano strada facendo le rimanenti espressioni corporee. Personaggi non riconoscibili ad occhio nudo da tutti ma chiaramente riconoscibili dai loro simili- o dagli esperti appunto- che intravedono sulle loro teste una sorta di intricatissima giungla…pensieri allo sbaraglio.
Se nasci da un neurone dimentichi i piedi.
Si dimentica un po’ tutto, si accumulano idee, concetti, giudizi, si stabiliscono specifiche norme di comportamento- che regolarmente non si riescono ad applicare- e ci si dimentica dei piedi.
Della terra.
Del semplice.
Del resto la struttura del neurone è ben diversa da quella di un ovulo. Ah l’ovulo con la sua aria morbida e quell’aspetto paffutello!… un po’ diverso da quello del neurone che sembra un isterico che ha appena infilato le dita nella corrente.
Il neurone non ha per niente l’aria di un tipo semplice e quindi per forza non si riesce ad essere semplici se si nasce da un neurone.
Come credo di essere nata anch’io.
Secondo l’opinione degli esperti in certi parti del mondo il fenomeno sia decisamente limitato e questa nuova procreazione- non in vitrio, non in utero affittato, non in casa ma in mentis, solo ed esclusivamente in mentis- sia una prerogativa di noi occidentalizzati, industrializzati, ipercinetici abitanti delle nevrotiche città competitive dell’occidente.
Da altri parti del mondo gli spermatozoi non hanno tempo per pensare ai neuroni, seguono tranquillamente la strada conosciuta dai loro antenati e frequentano il solito ovulo. E almeno da un punto di vista mentale se la passano in maniera un po’ più tranquilla. Da queste parti invece se sei nato da un neurone devi rimparare a vivere semplicemente. Ricordarti di respirare o soffochi.
Insigni professori assicurano ottime possibilità e promettono soluzioni molto positive per chi è nato da un neurone.
Imparare a vivere lentamente, con ritmo più naturale, fare anche cose stupide, ricercare la semplicità e poi… beh qualche anno di psicoterapia potrebbe bastare… o perché no? Magari anche fare conoscenza con qualche psichiatra…
C’est la vie
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